In telecomunicazioni con il termine comunicazioni in fibra ottica si designa l’insieme delle tecniche finalizzate a trasmettere informazione da un luogo ad un altro attraverso la propagazione di segnali ottici (luce) in una fibra ottica come mezzo trasmissivo: la luce forma una portante elettromagnetica che viene modulata per trasportare informazione. Esse appartengono dunque alle comunicazioni ottiche.
Nati e sviluppati per la prima volta a partire dagli anni settanta i sistemi di comunicazione in fibra ottica hanno rivoluzionato l’industria delle telecomunicazioni ed hanno giocato un ruolo fondamentale nell’avvento dell’Era dell’informazione divenendo un elemento cardine delle cosiddette reti di trasporto dell’informazione, di cui essi rappresentano la tecnologia implementativa a livello fisico: a causa dei vantaggi rispetto alle comunicazioni elettriche, le trasmissioni in fibra ottica hanno infatti largamente soppiantato le comunicazioni su rame. Le telecomunicazioni su fibra ottica sono state oggetto di studio fin dagli anni ’70 e sono state sviluppate più volte nel tempo fino a raggiungere la cosiddetta “quarta generazione”. La “quarta generazione” di sistemi in fibra introdusse l’amplificazione ottica per ridurre la necessità di ripetitori ed il Wavelength Division Multiplexing (WDM), per aumentare la capacità della fibra. Questi due miglioramenti causarono una rivoluzione che comportò un raddoppio della capacità dei sistemi ogni 6 mesi a partire dal 1992, fino a quando non fu raggiunta nel 2001 la capacità di 10 Tb/s. Recentemente sono state raggiunte bitrate di 14 Tb/s su una singola linea lunga 160 km, utilizzando amplificatori ottici.
I moderni sistemi di telecomunicazione in fibra ottica includono un trasmettitore che converte o trasduce il segnale elettrico in un segnale luminoso da inviare lungo la fibra, un cavo in fibra ottica che corre in cavidotti o dentro le pareti dei palazzi, numerosi tipi di amplificatori ad un ricevitore ottico che infine riconverte il segnale da ottico ad elettrico. <via>
La fibra ottica può operare in due modalità: monomodale (o unimodale) e multimodale. La differenza tra le due sta principalmente nella sezione del cablaggio, molto più piccolo nella monomodale. La fibra ottica monomodale consente al raggio di luce di percorrere il cavo in un solo modo, mentre nella multimodale la luce può percorrere il cavo con angolature differenti. La fibra multimodale, infine, viene utilizzata per i percorsi più brevi,
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Zumpano Impianti.
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